PRIVACY E TRATTAMENTO DATI PERSONALI – pt.2
Eccoci con la seconda parte dell'intervista sulla privacy e ...
EPISODE 16Oggi come promesso parliamo di Cybersecurity. Per chi non sapesse esattamente cos’è, La Cybersecurity, consiste nel difendere computer, server, dispositivi mobili, sistemi elettronici, reti e dati dagli attacchi dannosi. È anche conosciuta come sicurezza informatica o sicurezza delle informazioni elettroniche. A livello globale, le minacce informatiche continuano a evolversi rapidamente e il numero di attacchi aumenta ogni anno. La maggior parte delle violazioni, imputabili a criminali malintenzionati, ha colpito servizi medici, rivenditori ed enti pubblici. Al momento, però, questi dati sono per la maggior parte indipendenti, scollegati, non sono integrati e correlati, e sono accessibili sono dalle aziende stesse o le autorità. Facile, a questo punto, immaginare quale potere potrebbe accumulare chi fosse in grado di integrare tutti questi flussi. Pochissime leggi proibiscono alle aziende di raccogliere e integrare quanti più dati possibile, aziende e agenzie private sono diventate gli intermediari dei governi per quanto riguarda la raccolta di dati: il nuovo oro del Business. Ma i privati? A quanto pare gli elettrodomestici di ultima generazione, quelli che sono connessi alla rete per intenderci, sarebbero potenzialmente in grado di spiare la vita quotidiana di persone ignare. A cominciare dagli smartphone o le smart tv. E’ possibile infatti impiantare malware in tutti gli oggetti tecnologici collegati al web. Virus, in buona sostanza, che consentono di catturare le conversazioni e immagini che avvengono all’interno della stanza in cui si trova lo schermo, oppure semplicemente i dati di utilizzo di un determinato device, che può essere l’allarme di casa o il calendario elettronico, con le date delle nostre vacanze… In questo video, ho deciso di intervistare Stefano Fratepietro, esperto di Sicurezza Informatica e fondatore di Tesla Consulting. Mentre non possiamo smettere di farci tracciare, è molto importante che regole e norme pongano dei limiti a questo processo. In pratica, che tipo di tracciamento e di sicurezza vogliamo per il futuro, dove tutto sarà sempre più on line e alla mercé di potenziali attacchi? Dovremmo iniziare a chiedercelo ora.
Fonte: Silvia Paonessa
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